Capitolo 14 – Paparazzi

Il giorno dopo, come d’abitudine, SuperJay uscì a guardare i giornali esposti alle edicole, solo che questa volta ne comprò uno.

“Dov’è Sam?” chiese SuperJay con un gran sorriso, entrando in cucina con il quotidiano tra le mani.

“È uscito,” rispose SuperFra, “non hai fatto pubblicare un’altra pubblicità, vero?”

“Guarda qua!” la supereroina prese il giornale che le porgeva la collega e lesse l’articolo alla pagina a cui era stato aperto.

Nuovi eroi in Città – trio misterioso cattura malvivente.

Ieri mattina un borseggiatore è stato fermato da tre civili la cui identità rimane un mistero. Sembrerebbe una storia come un’altra, se non fosse che i testimoni raccontano di alcuni strani fatti avvenuti prima della cattura.

“Stavamo scaricando la roba,” ci racconta Mario, di professione autotrasportatore, “quando abbiamo sentito la cassa scoppiare e tutta la maionese è schizzata fuori, ed è finita tutta addosso al tizio!”

Un passante, inoltre, afferma di aver visto i resti dei barattoli sollevarsi da terra e volare contro il ladro, colpendolo in pieno e facendolo scivolare. Altri testimoni confermano questa versione dei fatti.

Subito dopo aver fermato il borseggiatore, i tre misteriosi personaggi che l’avevano inseguito l’hanno bloccato a terra, e una di loro ha annunciato ai presenti che il “SuperTeam” (questo pare essere il nome del trio) avrebbe vigilato sulla città di Città. Ha inoltre affermato, insieme ai colleghi, di avere dei poteri sovrannaturali, e che li avrebbero usati per combattere il crimine, per poi dileguarsi all’arrivo della polizia.

“È tutto molto strano,” afferma Gino, presente durante il discorso dei ‘supereroi’ “ma una cosa è certa: quella maionese era la più salata che abbia mai assaggiato.”

Attualmente il trio sarebbe ricercato per aver causato l’esplosione di 250 barattoli di maionese, 30 in più del limite legale a Città, ma la polizia ha espresso l’intenzione di “lasciar correre”.

“Chi siamo noi per impedire agli altri di fare il nostro lavoro?” ha dichiarato Ambrogio Luivanni, uno degli agenti accorsi sul luogo, controllando il suo profilo Tinder. 

Chi sono i tre misteriosi supereroi? Quali sono i loro millantati poteri? Può Città davvero dormire tra due guanciali oppure hanno un secondo fine?

Questo reporter indagherà per saperne di più.

“Mmmh,” fece SuperFra, “non mi piace tanto questo…” lesse il nome del giornalista “Federico Biggi. Sembra un gran ficcanaso.”

“È un giornalista, è il suo lavoro!” lo difese SuperJay, “Come fai a preoccuparti di lui quando siamo sul giornale? Siamo stati definiti eroi!” afferrò la collega per le spalle. “Eroi!”

“E basta,” disse SuperFra liberandosi dalla presa e alzandosi. Prese un paio di forbici dal cassetto e cominciò a ritagliare l’articolo, cercando di nascondere un sorrisetto soddisfatto. SuperJay lo notò con un ghigno. Quando ebbe finito fissò l’articolo al frigo con una calamita e, sforzandosi di non guardare i numeri, tornò a sedersi.

Poco prima dell’ora di pranzo SuperSam entrò ansimando in cucina, trascinando con sé alcune borse della spesa (dato che quella del giorno prima era rimasta sul marciapiede).

“C’è un tizio là fuori,” disse appena riuscì a riprendere fiato, indicando la finestra. SuperFra si affacciò e vide un uomo che passeggiava discretamente davanti al Quartier Generale, gettando occhiate sospette alla loro proprietà.

“Ecco fatto.” sbuffò SuperFra, “adesso abbiamo anche i curiosi.”

“Siamo delle celebrità” sospirò SuperSam con aria sognante.

“Qualcuno gli dica qualcosa! Se siamo ricercati non è bello che la gente sappia dove stiamo.”

“Chissà come ha fatto a trovarci…” mormorò SuperJay, pensosa. I colleghi la guardarono allibiti. “Oh, già…il cartello.”

“E la pubblicità!” aggiunse SuperSam.

“E no, no!” gridò SuperFra riprendendo a osservare l’uomo che, estratta una macchina fotografica, si era avvicinato ancora di più alla casa. “Ehi! EHI, LEI!” la supereroina agitò un braccio per farsi notare. Il tizio la salutò con un gesto della mano e le scattò una fotografia. “No!” si infuriò SuperFra, “Non volevo dire questo! SI TOLGA DAL MIO PR-” una pentola la colpì sulla nuca con sonoro fragore metallico. Per fortuna la finestra era troppo piccola per potervi passare attraverso, e la supereroina ricadde all’indietro e si accasciò sul pavimento della cucina.

“Dovremmo proprio procurarle un casco” commentò SuperSam osservando l’amica svenuta.

 

Capitolo 15 – Identità segrete